martedì 13 marzo 2018

Recensione - L'ascensore ansiogeno di Lemony Snicket

TRAMA: In questo sesto disperato episodio i fratelli Baudelaire devono vedersela con un'aringa rossa, un passaggio segreto e della gazzosa al prezzemolo. Hanno pure degli amici, ahimé, e c'è un losco individuo bugiardo che complotta contro di loro. Anche se avete preso in mano questo libro, potete sempre rimetterlo giù...












RECENSIONE:  Continuano le (dis)avventure dei tre fratelli Baudelaire e del loro malvagio nemico, il Conte Olaf, che come al solito riesce a trovare un modo per arrivare ai tre giovani con l'intento di soffiarli via la loro fruttuosa eredità.
In questo sesto capitolo della luuuunghissima serie scritta da Lemony Snicket, i Fratelli Baudelaire vengono affidati ad una giovane coppia che vive nell'attico di un altissimo palazzo, in cui però non possono utilizzare l'ascensore. La signora Esmé Squalor è la sesta finanziera più famosa al mondo è una persona molto alla moda, e fin da subito ammette di aver adottati i tre orfani perché considerano molto "in" al momento. Il Signor Jerome Squalor, invece, non è per nulla interessato alla moda o a discutere con sua moglie su cose futili, quindi molto spesso soccombe al volere della coniuge.
I tre giovani ragazzi vengono sistemati nelle loro camere e coltivano da subito delle grandi speranze nella riuscita di questo ulteriore affidamento, ma, come è solito ormai nella loro vita, non è mai tutto rosa e fiori. I fratelli Baudelaire riconoscono in un presunto banditore d'asta il loro persecutore, ma una volta tentato di avvisare i due affidatari, i ragazzi non vengono creduti, e come conseguenza saranno costretti a trovare una soluzione da soli, oppure lasciare che il terribile Conte Olaf metta a punto il suo piano malvagio.

Questo sesto volume non è stato tra i miei preferiti, in realtà credo sia proprio quello che mi è piaciuto meno tra i primi sei di questa serie. La storia sin da subito non ha presa, e allo stesso modo l'ambientazione non mi è sembrata molto accattivante, cosa invece sempre presente nei precedenti volumi. Mi dispiace molto dover dire che questa volta sono ne rimasta delusa, soprattutto perché ho adorato alla follia i precedenti cinque.
Spero davvero di ricredermi con  prossimi volumi.
Non ho molto altro da dire che non sia già stato detto in altre recensioni: lo stile di scrittura sempre incalzante e con quel pizzico di ironia di Lemony Snicket è la cosa che preferisco, mentre l'affezione che provo per i tre orfani si fa sempre più forte di libro in libro.
In generale considero questa solo una "falla" all'interno di una serie, che per ora, ha dimostrato di sapere tenere alti i propri standard.


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